31 luglio 2009

ER TOMBAROLO

Luglio (52)
Introduzione alla lettura
31/07/09


A tutto c'eravamio abituati
co' “Lù, il padrun de quasi tut”
che dopo avè giurato e spergiurato sur conflitto d'interessi
cojona 'gni momento 'sto popolo de fessi.
A lui, e chi se nò, che novello Cesare in un lampo
c'jappioppa in parlamento 'e “somare” promosse sur campo


A lui imperator der fare che in dù mesetti primi,
fa sparì 'a monnezza a Napoli da tutti 'i rioni,
p'ammucchialla magara, niscosta bene e serio serio,
in quarche grotta der vasto circondario.
E poi sotto l'occhi der Vesuvio birichino
pè daje 'na botta in testa calla calla a st'arzille lesse der Piddì,
je lascia 'a Rosa Russo Jervolino e puro Antonio Bassolì,
come pè dì, ridenno a crepapelle cò l'amichi più cari,
je torgo 'a monnezza e j’ammollo i monezzari.


‘E notti sue sò entrate n'a storia
come tutto er modo co cui st'omo fà bardoria.
'Na vorta ‘e chiamaveno ammucchiate
e chi 'e praticava era mignotta oppuro un mignottaro,
che 'o facesse de giorno oppuro fora oraro.
Ma oggi, cor monno sottosopra 'sta parola sembra non piaccia
e allora 'e chiameno escorte
e l'ammucchiate diventeno torte,
che nun se magnano
e nun se 'e tireno nimmanco in faccia.


Ma francamente co' tutta ' a fantasia, che puro nun m'amanca,
nun c'javrebbe scommesso un baiocco vero
a chi m'avesse sussurato, de Sirvio, 'st'artro lavoro.
Mò sfido quarcuno a dì “io l'avevo detto”
prima ancora d'avello sui giornali letto.


L'avemio visto presidente operaio e ferroviere,
capo der governo e ar tempo stesso oppositore,
santo co' 'a luce e diavolo cor buio,
a sgobbà come un matto tutti i giorni e puro tutt'e notti
tanto pe' sè e poco pe’ nojartri fessacchiotti
ma nun m'o sarei mai immaginato,
neanche su suggerimento dichiarato,
che Sirvio in Sardegna c 'a scorta de l'escorte,
c 'a vanga, er piccone e quarche guardone a fà da palo,
s'era puro messo a studià da tombarolo.

paolosenzabandiere

22 luglio 2009

LE PENSIONI DELLE DONNE E L'INTELLIGENZA DEI SINDACALISTI

Luglio (51)
Introduzione alla lettura
22/07/09



Avete presente quella persona stramba che con l'acqua alla gola e non sapendo nuotare, grida aiuto con tutte le sue forze e poi, quando gli aiuti arrivano, incomincia sdegnosamente a rifiutare, la ciambella di salvataggio, la mano del bagnino e cose simili, e si mette paradossalmente a urlare che detesta il contatto fisico, ebbene lo avete presente? Si comprendo i vostri pensieri e anche le vostre soluzioni, anche se quest'ultime mi sembrano eccessive.

16 luglio 2009

Luglio (50)
Introduzione alla lettura
16/07/09

COME SI INTERPRETA LA LEGGE NEL PIANETA DELLE SCIMMIE.

Di buone intenzioni sono lastricate le strade dell'inferno. Quasi tutti ormai siamo convinti della nostra discendenza dai primati, ma questo porta solo pochi di noi a tirare le somme di questa evidente constatazione. A mio parere questo significa una cosa semplicissima.

Qualsiasi siano le nostre intenzioni, in ogni campo, dobbiamo essere coscienti che, pur con tutta la nostra buona volontà, possiamo fare cose che, non essendo illuminati da „sedicenti volontà divine”, possono portarci appunto a sbagliare, sapere quindi di essere fallibili. Questo approccio, solo questo approccio, ci può permettere di correggere prontamente i nostri stessi errori, ovunque.
Ora entriamo nel merito. Veniamo alle intenzioni dei nostri Padri della Patria quando hanno creato la struttura che ha dato vita allo Stato Italiano nel dopoguerra. Purtroppo la cosa iniziò allora con un grave handicap. Al di là delle differenze ideologiche tutti loro avevano in comune una finalità d'intenti che escludeva a priori il solo pensiero di poter fare una cosa che servisse solo ad una parte politica contro l'altra. Guardiamo quello che è stato deciso per la Corte Costituzionale. Apparentemente i „Nostri” hanno pensato a tutto o meglio quasi a tutto. Per fare in modo che i 15 giudici che normalmente la formano non fossero eletti da una sola parte politica stabilirono che 5 fossero eletti dal Parlamento con una maggioranza qualificata da un massimo dei due terzi ad minimo di tre quinti, 5 su proposta del Presidente della Repubblica, controfirmata dal Presidente del Consiglio, che può negare la firma solo per gravi ragioni di opportunità. Gli ultimi 5 vengono eletti tra i membri della cassazione (3), dal Consiglio di Stato (1) e dalla corte dei Conti (1). Apparentemente una ricerca di equilibrio esemplare ma, c'è sempre un ma. Questa cosa è fatta ad immagine e somiglianza di una classe politica che del bene comune faceva bandiera. Ma già dall'inizio si poteva vedere come il sistema elettivo era fortemente ed arbitrariamente sbilanciato a favore del potere politico, con tutte le gravi conseguenze che questo può comportare.
Non essendo un laureato in giurisprudenza e soprattutto non essendo una „Dotta Scimmia” mi trovo nella condizioni di dover spiegare una cosa che mi sembra del tutto evidente già ad una prima lettura. L'enorme, evidente peso politico di coloro che sono eletti come giudici della Corte Costituzionale dal potere politico tutto. È vero che anche in questo caso devono essere o magistrati a riposo o docenti universitari, comunque persone ritenute competenti nelle materie giurisprudenziali che la Corte dovrà trattare. Il problema, e non di poco conto, che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutte le persone intelligenti è che basta poco per sconvolgere il tutto. Senza scomodare il nazismo, ve lo immaginate una corte costituzionale eletta in maggioranza dal partito di Hitler, che decida in maniera autonoma dalle volontà del proprio capo? Dicevo, senza scomodare la storia, basta comunque un semplice eversorello che abbia avuto la capacità di conquistare gran parte del potere politico per poter fare della costituzione carne da macello.
Ora si comprende questa mia sostanziale acrimonia contro quelle che io ritengo dotte scimmie. Quante persone ai massimi livelli, si sono succedute, le une alle altre, nelle più alte cariche dello Stato, quanti capi di partito, quanti esperti istituzionali, senza neanche riuscire a comprendere i pericoli di stravolgimento, di cui, in determinate situazioni, può soffrire la Costituzione? Purtroppo tutti, eccetto quel logorroico di Pannella. Così un articolo della Costituzione che più chiaro non si può (tutti i cittadini italiani sono uguali di fronte alla legge, ecc.) può o potrebbe essere violato, disatteso, con argomentazioni che in una corte piena di giudici messi lì dal potere politico, possono trovare pretestuose giustificazioni.
Ma non è il solo vulnus su questa nostra Corte. Da quello che ho capito negli ultimi giorni le condizioni essenziali contemplate per i giudici della magistratura giudicante, non lo sono per i membri della Corte Costituzionale. Quindi se per ovvie ragioni di opportunità chi deve giudicare una persona non la può frequentare e meno che mai a tavola, questo per un amnesia del legislatore non è contemplato per i membri della suprema Corte. Parliamoci chiaro, il legislatore nel definire ciò che è giusto o sbagliato per il giudice normale non ritiene necessariamente che stare alla stessa tavola di colui che si deve giudicare è necessariamente indice di corruzione o di influenzabilità. Semplicemente ritenendo che questo possa accadere, se ne fa espresso divieto.
E qui si ritorna „all'architettura del vulnus” di cui hanno lastricato l'impianto della Corte Costituzionale , i nostri „Padri della Patria”. Siccome non stiamo discutendo della costituzionalità delle leggi nella repubblica di frà cappero da Velletri ma parliamo di giudici che sono tenuti a giudicare in pratica sulla costituzionalità delle leggi fatte dagli stessi uomini politici che li hanno messi in quel consesso. Praticamente una mostruosità. A questo aggiungiamo, forse uso un termine non appropriato, che questi giudici sono appunto „insindacabili” e se si ritrovano, diciamo così „scoperti”, a tavola con gli stessi uomini la cui legge dovranno giudicare, trovano questo del tutto normale, perchè loro a casa propria invitano chi gli pare!
Chiudo proprio a proposito di cose contemplate o meno con un pensiero. In un determinato periodo, con un'opinione pubblica esasperata da un'incredibile quantità di rapine, sotto l'egida del potere politico, si riunisce una commissione di esperti per valutare le varie forme di rapine e le pene da comminare a ciascuna di esse. Questo perchè, ne converrete anche voi lettori fantasma di questo blog, una rapina fatta a mani nude non ha la stessa gravità di una rapina fatta sparando all'impazzata, magari all'assalto della diligenza. Come sempre i tempi si evolvono e con la scoperta delle macchine o che sò delle pistole al laser le rapine si fanno con queste nuove tecnologie che però la vecchia legge non contempla. In un paese che funzioni sia il potere esecutivo che quello giudicante, scatterebbero prontamente per riparare l'evidente smagliatura del sistema. Nel pianeta delle scimmie, a differenza, qualsiasi persona che abbia commesso un reato non contemplato o che comunque sia andata sopra le righe, anche molto sopra le righe, di ciò che deontologicamente ci si dovrebbe aspettare da lui è praticamente nel giusto.

paolosenzabandiere



7 luglio 2009

LA CRISI STA FINENDO? LO DICE LU'

Luglio (49)
Introduzione alla lettura
07/07/09

Mi viene in mente una canzone di tanti anni fa, che se non vado ricordo male faceva così: „L'amore sta finendo, l'estate se ne va” parlando appunto di brevi amori che duravano uno solo estate. A pensarci bene ritengo che anche questa ripresa non durerà molto di più di una stagione. È vero , la discesa non è così repentina come qualche mese fa, anzi ci sono degli apparenti segnali di risveglio, il sentimento non è poi così nero, le borse hanno quasi tutte fatto un rally tra il trenta e il quaranta per cento, i prezzi delle case scendono, non crollano più, le case automobilistiche respirano un po', tutto vero.

6 luglio 2009

LA IGLESIA, L'IMPERATOR E QUEL CHE RESTA DELLA MORALE

Luglio(48)
Introduzione alla lettura
06/07/09


No, non sono impazzito nel definire quasi umana la posizione dello Chevalier in tutta questa vicenda di escort, magari aggiungo patetica. Si è proprio il caso di dire umana e patetica. Se è vera la storia della „senorina” pagata per aver passato una notte con Lù e delle feste con decine e decine di ragazze, devo presumere disponibili, siamo di fronte ad un caso umano.

LA IGLESIA, L'IMPERATOR E QUEL CHE RESTA DELLA MORALE

Senza arrivare a parlare come ha fatto la moglie, di una vera e propria malattia dello Chevalier, quanto meno qualche problema ci deve essere. Lù che potrebbe avere e gratis il mondo, o meglio il suo mondo, ai suoi piedi, e invece pagare una donna per averla (o farsela pagare, è indifferente), no, non mi sembra un grande cosa. Pensare poi che decine di ragazze sia nelle sue disponibilità, personalmente mi fa sorridere. Si possono avere rapporti con una o più donne, ma con trenta, via è come non averne nessuno. Avete presente Don Giovanni e la sua forsennata voglia di conquista, che puntualmente si fermava un attimo prima di diventare conquista reale? Certo è che comunque frequentare escort e poi fare le leggi per perseguire le prostitute ed i suoi clienti, non è proprio il massimo della coerenza, ma oltre che suo il problema è soprattutto di coloro che lo hanno votato. Punto.

Diversa la questione morale per la chiesa cattolica. Dimostra un ipocrita, come si dice, un faraisaico fastidio, per i comportamenti di Lù, ma badate bene tutto questo non perchè il signore in questione si comporti inaspettatamente da come i cardinali si aspettassero, ma al contrario solo perchè questo emerge, viene scoperto e crea disagio in un discreto numero di fedeli. Fedeli che da parte loro ce la mettono tutta a comportarsi da persone senza testa, altro che cattolici adulti! Mi spiego. I comportamenti di Lù sono la naturale soluzione ad un modo di vita che ogni giorno da decenni violenta i nostri cervelli e soprattutto quelli dei nostri ragazzi con una televisione in cui tette e culi la fanno da padrona e all'insegna del tutto se po' fa, anzi peggio, dove essere non border line ma esplicitamente trash, feccia, è il modo più sicuro per emergere.
Negli ultimi anni questa chiesa e i suoi fedeli, quelli più monoliticamente fedeli (sic!) hanno perpetrato un patto, questo sì diabolico, con le persone più lontane dalla morale cristiana, in cambio di denari, molto di più dei classici trenta, in favore della scuola privata e di un potere pressochè assoluto delle gerarchie ecclesiastiche nei confronti di quell'esercito di professori di religione su cui solo la chiesa ha diritto di assunzione e/o licenziamento. Oltre queste concessioni economiche questo potere politico, in aggiunta unisce una indiscussa sudditanza, solo formale ovviamente, ai sedicenti valori della chiesa. Per questo si arriva ad un doppio paradosso. Il primo dei paradossi è questa mignottizzazione della società civile con il silenzio quasi totale della chiesa, per anni, che però diventa estremamente intransigente su quei valori da lei ritenuti non più contrattabili. E questi valori sono quanto di meno religioso, se posso da ateo esprimere un parere , quanto di più offensivo nei confronti di Dio. Lo chiamano „diritto alla vita”. Ve lo immaginate Gesù che lotta per costringere persone senza vita a sopravvivere a se stesse per decenni perchè la scienza e non Dio, uomini mostri anche se in camice bianco o abito talare, lo desiderano?
È dal 5 agosto 2005, dalle intercettazioni di Ricucci che non vado a votare, ma al di là di questa mia scelta, ciò mi serve a far capire quanto amore possa personalmente avere per i leader del centro sinistra, i quali in maniera più o mena diretta hanno tutti contribuito all'altrimenti resistibilissima ascesa dello Chevalier ed è per questo che quanto dirò è lontano da ogni forma di partigianeria e solo corrispondente alla verità.. dunque questa chiesa , per quei tanti trenta denari appunto si è legata mani e piedi a questa destra, combattendo apertamente i politici italiani più cristiani per imporre, insieme ai suoi soci in affari un modello di religione antico ma non per questo meno riprovevole. Una chiesa, se mi è possibile rappresentarla, con un'immagine di Dio fredda se non addirittura crudele, tutte legata al rapporto di affari tra gli affaristi e se stessa, che sa solo minacciare e scomunicare e che sa molto bene passare sopra le nefandezze del potere. Ovviamente fino a che queste cose non siano così eclatanti da creare problemi anche ad un popolo di credenti portato per sua natura a non vedere, a non sentire e a non parlare.

paolosenzabandiere

2 luglio 2009

SILVIO E I DISFATTISTI

Luglio (46)
 Introduzione alla lettura
 02/07/09

A più riprese il nostro Presidente del Consiglio ha attaccato le istituzioni, nazionali ed internazionali e soprattutto alcuni giornali colpevoli, a suo dire di essere dei disfattisti. Avesse fatto solo questo! Per due volte ha invitato gli inserzionisti economici a non finanziare con la pubblicità quei giornali che con il loro comportamento fanno, a suo vedere, opera di disfattismo.

1 luglio 2009

CRONICA DER DIGGITALE TERESTRE

Luglio (46)
Introduzione alla lettura
01/07/09


CRONICA DER DIGGITALE TERESTRE

A du' voci
er primo:

“ Te lo ricordi quanno ar governo c'era puro allora Lù,
oggi più de ieri padron de quasi tut,
che se mise a dà gratis li decoder proprio sur più bello
puro quelli vennuti dar fratello?
Solo quelli che erano boni pe' Lù
e che so' appunto serviti a Mediaset pe' lancià
er calcio in primo piano co' Kakà
e pe' inizia, piano piano
a dà fastidio a Murdoch l'australiano.
Ora sta arrivà dappertutto er diggitale,
come annunciato co tutta 'sta publicità eccezionale
e a Mediasette fanno la festa pe' dà l'addio all'analogico
e nun te sembra d'esse de fronte a un progetto logico?
Dimme la verità, da amico a amico
nun ce trovi gnente de strano in quer che te dico?”
er seconno:

“Ma che stai a dì, sei er solito marfamato diffidente,
'sta legge è stata fatta in Europa, seduta stante
e tu vorresti famme crede che tutta questa bella gente
che ar parlamento europeo ce rappresenta
s'è mossa solo pe' fa un rigalo ar signor ‘mi si consenta’?”
er primo:

Co' n'aria da mette paura
tanto c'javeva impresso in faccia 'na forte forte voja de cojonella pura, pura.
’........Me sa che c'jai ragione, armeno pe 'sta vorta
e visto che è ita tutta storta
a chi voleva dimostrà
der parlamento itajano la subarternità,
pe' ajutà quarcuno volutamente in un tema impicciosetto,
figuramose se 'sta mossa je riesce pe' favorì se stesso
di fronte ar popolo europeo assiso in cotanto parlamentar consesso.»
er seconno:

“Finarmente l'hai capita, e lasselo perde,
che er Cavalier e la sua televisione te fanno passà du' ore in sana allegria
anche se t'aritrovi senza compagnia.”
er primo:

“Proprio de questo te volevo parlà.
De la gran compagnia che er digitale allo sciutto te potrà dà.
Ma si piove? ”
er seconno:

” Si piove che?’
er primo:

“Devi da sapè che l'acqua, mejo er temporale,
ar satellite fa proprio tanto male
e quanno piove forte e tira vento
nun vedi un canale neanche se preghi forte 'n santo.
Mo' nun so' se puro er digitale
sparisce de botto ar primo temporale... »
er seconno:

Lamentoso e apprensivo.
“E io d'inverno, quanno piove fitto, fitto,
senza sordi e senza compagnia a chi me riccomanno
pe' passà le du' ore famose in allegria?””
er primo:

Con fare pensoso che era tutto 'n programma.
“Certo pe' te 'sta situazzione po' diventà assai complicata..
La cosa mijore sarebbe d'invitallo direttamente, lo chevaliere,
visto che te fa tanto divertì,
ma a pensacce bene nun credo che verrebbe,
che se a te fa tanto ride,
puro a lui tu je fai solo tanto piagne,
pe' cui te resta 'na sola soluzione.
Quer movimento particolare,
fatto co' quarche dita o ' na mano intera
che t'ha reso famoso ner quartiere.”
er seconno:

”Ma che stai a dì, nun te capisco
me stai a confonne, me stai a fà uscì fora pazzo...”
er primo:

»Proprio de quello che t'ha reso famoso te volevo parlà.
L'unici dù movimenti in cui sei tanto esperto,
così a 'sto mondo va 'sto brutto andazzo,
so' uno l'esse er giustificator servile de l'artrui mosse,
ma quello dove eccelli a più non posso,
dove sei diventato granne a pezzo a pezzo,
è esse ,come nisuno ar mondo, er più testa de cazzo.’



paolosenzabandiere