27 aprile 2010

GIANCARLO FINI E UN TRENO PERSO,........SEDICI ANNI FA'.

Ho delle riserve, ho avuto delle riserve grosse come una casa, sul personaggio Fini,.....però. Per molto tempo le sue esternazioni sono state, a mio parere, un misto tra Monsieur de la Palisse e il chierichetto che ruba le caramelle in sagrestia e dà la colpa agli altri ragazzini.

Nel 1992, quando gli anni della gioventù erano passati da un pezzo, organizza nell'ottobre una manifestazione in ricordo della marcia su Roma, con accompagnamento di naziskin al seguito. Nel 1993, nei dibattiti televisivi condotti da Santoro per l'elezione del sindaco di Roma esplica il meglio e il peggio di se. Ha sicuramente un fisico e un aplomb che gli permettono di proporsi come un interlocutore credibile anche quando tratta argomenti che non conosce e forse neanche comprende. In uno di questi dibattiti mi ricordo che esaltava il ruolo dei motorini come elementi di minor inquinamento ambientale, sic!
E' di quel periodo l'abbraccio mortale con lo Chevalier, che già in procinto di entrare in politica, dichiara che se fosse un elettore romano lo avrebbe votato. E così Fini, in questo spinto forse dalla bramosia dei suoi colonnelli, più che della propria, si allea nelle elezioni del 1994 con Lù. Ad elezioni vinte ma con il governo ancora da formare, il nostro se ne esce con un'altra delle sue. Con il Mussolini il più grande statista del '900, sic! Una dichiarazione fatta non da un ventenne con tanta confusione in testa, ma da un quarantaduenne cresciutello! Il partito che più di ogni altro poteva beneficiare della fine della prima repubblica, uno dei partiti che più si poteva fregiare del titolo di partito appunto delle mani pulite, si allea nei fatti con colui che della prima repubblica è la continuazione. Nei fatti un suicidio politico, un atto di sottomissione clamorosa in cui un possibile futuro leader politico appunto si sottomette nei fatti e senza condizioni.
Cosa avrebbe potuto fare Fini? Semplice, addirittura banale. Come detto il partito di mani pulite mai si sarebbe dovuto alleare con Forza Italia e con tutto l'ancien regime che rappresentava. Debbo dire che anche Fini ha contribuito in quell'opera di trasformismo alla Fregoli con il quale vecchi arnesi si sono presentati come il nuovo che avanza.
Cosa sarebbe accaduto se non solo Fini non si fosse alleato con Lù ma avesse contribuito a descriverlo come un tentativo di una parte della prima repubblica di sopravvivere a se stessa, e se lo avesse nei fatti combattuto? La cosa mi sembra di una tale evidenza. Sicuramente Lù non avrebbe vinto le lezioni. Avrebbe vinto una sinistra così maldestra da non durare più di una legislatura o poco più. Nel frattempo il nostro ex giovane di bell'aspetto avrebbe dovuto incalzare il centro sinistra sul conflitto d'interessi e appoggiare attivamente la magistratura. Ovviamente avrebbe dovuto portare avanti un serrato e continuo cambiamento del suo partito, con una Fiuggi, per intenderci, prolungata nel tempo.
Il suo appoggio alla magistratura avrebbe sortito due effetti. Spazzare via tutti gli episodi di collusione che questa sinistra ha avuto con Lù, non potendo certo permettere di essere scavalcata a sinistra da alleanza nazionale e la probabile scomparsa dalla scena politica dello stesso Cavaliere, con tutte le vaste e ampie praterie che si sarebbero aperte per un politico ambizioso, ancor giovane e intelligente. Di ambizione politica in Fini ne ho vista tanta ma d'intelligenza politica, via..............
Ora invece ci ritroviamo in un mondo di rimpianti dove francamente fa piacere sentire dal nostro pareri sulla bioetica e in altri campi che i pavidi leader di sinistra non riescono nemmeno a pensare tanto sono proni sulle posizioni delle gerarchie cattoliche, ma nel frattempo sono accadute alcune cosine e non di poco conto.
Questo centro destra, guidato da Lù ha devastato le coscienze delle persone, non solo quelle dei colonnelli di Fini. Questo modo di pensare ha attecchito, è diventato maggioranza nel paese e vuole difendere a spada tratta il suo leader, sempre e comunque, anche contro le evidenze. Questo Fini ha contribuito a creare in questi ultimi sedici anni. Le leggi ad personam per il “capo”, gli attacchi contro una magistratura “evidentemente di parte”, frase più e più volte detta con quell'aplomb che il fisico e il parlare calmo e posato gli permettono di dire, cose di finto buonsenso e pura ipocrisia.
Oggi grazie a questa timida monaca di Monza che non ha saputo dire in tempo i suoi no, ci ritroviamo una destra arruffona e servile nei confronti del capo, forte come non mai, e alleata per giunta con una Lega Nord che miete incredibile successi al nord. Che dire, il tentativo di Fini di creare una destra moderna merita comunque un plauso a prescindere, ma ho la sensazione che sia troppo tardi, che il treno è stato perso tanti anni fa.
Se a questo aggiungiamo che forse stiamo all'inizio della più grande crisi economica degli ultimi cento anni e che il personale politico è inadeguato e lo è drammaticamente e ancor di più, proprio nella componente riformista di destra o di sinistra, entrambe incapaci di cogliere i tempi della politica come invece sono stati fin qui bravi coloro che fanno politica per i propri esclusivi interessi.
Un esempio di questa particolare “idiozia”. Visto che siamo parlando di Fini questa volta ti risparmio critiche alla sinistra, caro elettore fantasma. Al di la dei clamorosi sbagli di Fini, cosa dire di Fare Futuro. Spesso belle idee. Ma anche le idee per essere applicate hanno bisogno di coerenza se no si fa la fine dell'agnello cretino che per sfuggire al lupo chiede aiuto al leone. I giovani di fare futuro sono sinceramente al fianco dei giudici che hanno lottato e sono morti per mano della mafia e allora mi chiedo come si può essere alleati di un sistema che di quei giudici non ha mai sopportato neanche l'odore? Lottare per le proprie idee significa anche comprendere quali sono i tuoi avversari e chi sono i tuoi amici. Non capirlo rende vana ogni battaglia. 27 aprile 2010 -----
Ho delle riserve, ho avuto delle riserve grosse come una casa, sul personaggio Fini,.....però. Per molto tempo le sue esternazioni sono state, a mio parere, un misto tra Monsieur de la Palisse e il chierichetto che ruba le caramelle in sagrestia e dà la colpa agli altri ragazzini.
Nel 1992, quando gli anni della gioventù erano passati da un pezzo, organizza nell'ottobre una manifestazione in ricordo della marcia su Roma, con accompagnamento di naziskin al seguito. Nel 1993, nei dibattiti televisivi condotti da Santoro per l'elezione del sindaco di Roma esplica il meglio e il peggio di se. Ha sicuramente un fisico e un aplomb che gli permettono di proporsi come un interlocutore credibile anche quando tratta argomenti che non conosce e forse neanche comprende. In uno di questi dibattiti mi ricordo che esaltava il ruolo dei motorini come elementi di minor inquinamento ambientale, sic!
E' di quel periodo l'abbraccio mortale con lo Chevalier, che già in procinto di entrare in politica, dichiara che se fosse un elettore romano lo avrebbe votato. E così Fini, in questo spinto forse dalla bramosia dei suoi colonnelli, più che della propria, si allea nelle elezioni del 1994 con Lù. Ad elezioni vinte ma con il governo ancora da formare, il nostro se ne esce con un'altra delle sue. Con il Mussolini il più grande statista del '900, sic! Una dichiarazione fatta non da un ventenne con tanta confusione in testa, ma da un quarantaduenne cresciutello! Il partito che più di ogni altro poteva beneficiare della fine della prima repubblica, uno dei partiti che più si poteva fregiare del titolo di partito appunto delle mani pulite, si allea nei fatti con colui che della prima repubblica è la continuazione. Nei fatti un suicidio politico, un atto di sottomissione clamorosa in cui un possibile futuro leader politico appunto si sottomette nei fatti e senza condizioni in un evidente abbraccio mortale.
Cosa avrebbe potuto fare Fini? Semplice, addirittura banale. Come detto il partito di mani pulite mai si sarebbe dovuto alleare con Forza Italia e con tutto l'ancien regime che rappresentava. Debbo dire che anche Fini ha contribuito in quell'opera di trasformismo alla Fregoli con il quale vecchi arnesi si sono presentati come il nuovo che avanza.
Cosa sarebbe accaduto se non solo Fini non si fosse alleato con Lù ma avesse contribuito a descriverlo come un tentativo di una parte della prima repubblica di sopravvivere a se stessa, e se lo avesse nei fatti combattuto? La cosa mi sembra di una tale evidenza. Sicuramente Lù non avrebbe vinto le lezioni. Avrebbe vinto una sinistra così maldestra da non durare più di una legislatura o poco più. Nel frattempo il nostro ex giovane di bell'aspetto avrebbe dovuto incalzare il centro sinistra sul conflitto d'interessi e appoggiare attivamente la magistratura. Ovviamente avrebbe dovuto portare avanti un serrato e continuo cambiamento del suo partito, con una Fiuggi, per intenderci, prolungata nel tempo.
Il suo appoggio alla magistratura avrebbe sortito due effetti. Spazzare via tutti gli episodi di collusione che questa sinistra ha avuto con Lù, non potendo certo permettere di essere scavalcata a sinistra da alleanza nazionale e la probabile scomparsa dalla scena politica dello stesso Cavaliere, con tutte le vaste e ampie praterie che si sarebbero aperte per un politico ambizioso, ancor giovane e intelligente. Di ambizione politica in Fini ne ho vista tanta ma d'intelligenza politica, via..............
Ora invece ci ritroviamo in un mondo di rimpianti dove francamente fa piacere sentire dal nostro pareri sulla bioetica e in altri campi che i pavidi leader di sinistra non riescono nemmeno a pensare tanto sono proni sulle posizioni delle gerarchie cattoliche, ma nel frattempo sono accadute alcune cosine e non di poco conto.
Questo centro destra, guidato da Lù ha devastato le coscienze delle persone, non solo quelle dei colonnelli di Fini. Questo modo di pensare ha attecchito, è diventato maggioranza nel paese e vuole difendere a spada tratta il suo leader, sempre e comunque, anche contro le evidenze. Questo Fini ha contribuito a creare in questi ultimi sedici anni. Le leggi ad personam per il “capo”, gli attacchi contro una magistratura “evidentemente di parte”, frase più volte detta con quell'aplomb che il fisico e il parlare calmo e posato gli permettono di dire, cose di finto buonsenso e pura ipocrisia.
Oggi grazie a questa timida monaca di Monza che non ha saputo dire in tempo i suoi no, ci ritroviamo una destra arruffona e servile nei confronti del capo, forte come non mai, e alleata per giunta con una Lega Nord che miete incredibile successi nella parte più ricca del paese. Che dire, il tentativo di Fini di creare una destra moderna merita comunque un plauso a prescindere, ma ho la sensazione che sia troppo tardi, che il treno è stato perso, tanti, tanti anni fa.
Se a questo aggiungiamo che forse stiamo all'inizio della più grande crisi economica degli ultimi cento anni e che il personale politico è inadeguato e lo è drammaticamente e ancor di più, proprio nella componente riformista di destra o di sinistra, entrambe incapaci di cogliere i tempi della politica come invece sono stati capaci di fare coloro che fanno politica per i propri esclusivi interessi.
Un esempio di questa particolare “idiozia”. Visto che siamo parlando di Fini questa volta ti risparmio critiche alla sinistra, caro elettore fantasma. Al di la dei clamorosi sbagli di Fini, cosa dire di Fare Futuro. Spesso belle idee. Ma anche le idee per essere applicate hanno bisogno di coerenza se no si fa la fine dell'agnello cretino che per sfuggire al lupo chiede aiuto al leone. I giovani di fare futuro sono sinceramente al fianco dei giudici che hanno lottato e sono morti per mano della mafia e allora mi chiedo come si può essere alleati di un sistema che di quei giudici non ha mai sopportato neanche l'odore? Lottare per le proprie idee significa anche comprendere quali sono i tuoi avversari e chi sono i tuoi amici. Non capirlo rende vana ogni battaglia.

paolosenzabandiere
Ps. Una volta stravedevo per coloro che la pensavano come me, oggi non mi basta più. Oggi una classe politica di destra e di sinistra ha contribuito all'incredibile e peraltro resistibilissima ascesa di Lù. Comincio a pensare che abbia ragione Monicelli, che non abbiamo più bisogno di trasformisti alla Fregoli, che sia necessario un cambiamento rivoluzionario.

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