12 maggio 2010

DAR DA BERE AGLI ASSETATI, DAR PIU' BUFFI AI GIA' ABBUFFATI.

.....Quante volte abbiamo visto banche erogare crediti a persone, società, con la credibilità economica prossima alla zero e poi, perseverando in una valutazione clamorosamente sbagliata, non riuscire a negare altri soldi quando la situazione arrivava a tal punto da essere chiaro a tutti che il debitore non sarebbe sopravvissuto all'inverno. Un bravo banchiere non è colui che non commette mai errori.


Molto più semplicemente è un grande banchiere chi si assume la responsabilità di evidenziare una perdita reale, facendo nei fatti fallire oggi, con dei costi relativamente contenuti chi comunque fallirebbe domani, con ben altri costi e tonfi per la banca. Francamente non mi sembra il caso di questa politica demenziale di aiuti statali ai cittadini e agli stati che hanno fatto il passo più lungo della gamba.
Ma voglio fare due riflessioni. La prima riguarda i comportamenti dei mercati e di chi ci governa. Quando il mercato arriva a perdere anche più del 5% e poi il giorno successivo continua il ribasso, pur in presenza di notizie certe, evidenti che il caso Grecia lo stanno sistemando con un possibile prestito di 120 miliardi di euro, c'è qualcosa che non mi convince. Negli stessi giorni Wall Street riesce a perdere nel durante quasi il 10% con titoli che da 42$ scendono a 1 dollaro per poi tornare a 41$ come se la cosa fosse normale. Nella domenica l'accordo, già evidente nei giorni precedenti, viene appunto ratificato e il lunedì successivo accade una cosa mai vista in borsa. Milano riesce a prendere più dell'11% e l'euforia contagia tutte le borse, in un entusiasmo incontenibile. Tutti sono contenti, in primis gli uomini politici, e in molti sono convinti che ad essere puniti siano stati i ribassisti.
Personalmente ho dei forti dubbi. Proprio in un mio post del 7 maggio (Grecia, la crociera può continuare? - post n.29) non mi spiegavo i ribassi e anzi prevedevo qualche mese di bel tempo. Possibile che i ribassisti veri, alias le grandi istituzioni finanziarie, non abbiamo approfittato dei ribassi “fuor di luogo” per ricoprirsi? Ne dubito, anzi sono convinto che quei ribassi forzati sono stati utilizzati dai soliti noti per fare i propri comodi. Essere contenti, come hanno detto molti politici, per gli stratosferici rialzi del lunedì, significa non comprendere bene i mercati. Mercati che un giorno si sentono a un passo dalla disfatta totale e il giorno dopo ti fanno un rialzo mai visto, non sono mercati in salute. Sono mercati in cui la schizofrenia la fa da padrone e gli eccessi sono all'ordine del giorno. Mercati in cui magari si parte per una crociera appunto ma poi.........
L'altra riflessione è sul prestito certo alla Grecia e la tendenza, a livello europeo, di mettere “sotto controllo” i propri deficit statali. Dunque gli Stati hanno fatto debiti per cercare di salvare gli oltremodo indebitati cittadini e poi tutti sperano che con il tempo l'emergenza rientri. Domandina. Gli stati si sono indebitati e ora con la paura dei default in agguato, hanno tutti intenzione di ridimensionare il proprio “buffo”. È questo anche l'obbiettivo della Grecia. La cosa “strana” è che questo paese , per salvarsi deve contrarre nuovi debiti e nel contempo tagliare molti rami secchi. Ciò la porterà ad avere una spesa maggiore per interessi, visto che i salvatori vogliono comunque il 5%, nel momento in cui è quasi obbligata a adottare azioni economiche deflattive. Le serviranno più soldi e il paese avrà un'espansione invece ancor più limitata, non compensata dal traino inesistente dei paesi europei. Default solo rinviato?

paolosenzabandiere

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