7 maggio 2010

GRECIA. LA CROCIERA PUO' CONTINUARE?

Ho iniziato a scrivere questo post con Wally che stava addirittura salendo, poi il nubifragio. La nostra borsa sospesa con perdite vicine al 5%, le altre europee al 3%, e Wally appunto al 2,5%. eppure continuo a pensare che nei prossimi mesi la situazione dei PIIGS si tranquillizzerà almeno per un po'. Mi riesce difficile pensare che questi signori abbandonino la Grecia al loro destino, soprattutto in considerazione del fatto che lo sforzo per salvarlo non è poi così proibitivo e non serve solo per salvare quel paese.

Avrai notato, caro lettore fantasma, l'incredibile estrema disponibilità del nostro Tremort nel garantire prontamente tutto e di più ai poveri greci, con la parabola che se la casa degli indebitati brucia, prima o poi potrà bruciare anche la tua. E' vero. Ma non si tratta di carità cristiana o del manuale delle giovani marmotte. Siamo interessati al salvataggio della Grecia perchè se loro saltano poi accadrà a noi. Il bello è che al punto in cui siamo nessuno, compreso i paesi “virtuosi” come la Germania, si possono permettere fallimenti di stati sovrani.
Sai come la penso su questa crisi caro lettore fantasma. Quando si arriva a certi eccessi io credo che si sia quasi obbligati a far fallire gli imbecilli che hanno fatto il passo più lungo della gamba. A questi livelli non si dovrebbe mettere a repentaglio la stabilità monetaria, di tutti gli stati mondiali, pensando di trasformarsi nel settimo cavalleggeri che arriva e salva gli sciocchi, stampando carta su carta. Ma purtroppo questo è stato fatto in gran parte del mondo. Il debito pubblico è aumentato ovunque. E allora pur pensando che quanto fatto dagli stati sia profondamente criminale, si possono ben comprendere le prossime mosse di questi geni dei disastri organizzati. Se prima hanno permesso l'incredibile indebitamento dei privati e poi per salvare gli indebitati si sono indebitati a loro volta, possono oggi, in presenza di un pericolo di default di un piccolo stato come la Grecia, lasciare che ciò accada?
Evidenti i problemi di contagio con gli altri, più o meno “traballanti”, debiti pubblici. Il fallimento parziale o totale di un paese, sia pur piccolo come la Grecia, porterebbe ulteriori perdite al sistema bancario internazionale. La spinta deflattiva che proverrebbe dal suo fallimento si sommerebbe alla deflazione dovuta al forte indebitamento dei cittadini e questo gli stampatori folli non lo permetteranno mai. Personalmente ritengo che questo porterà ad un disastro che neanche nel '29. Lì , la politica non interventista di Hoover, servì a rafforzare la moneta e fu utile quando arrivarono gli spendaccioni nel 1933. Uso il termine spendaccione, con evidente disprezzo, perchè è nello spirito di molte persone di essere comunque e sempre la stessa cosa, senza considerare i tempi e io sono convinto che gli spendaccioni sarebbero stati tali anche all'inizio della crisi, così da provocare quei disastri che i loro nipotini ci accingono appunto a regalarci.
La difesa della Grecia sortirà un primo effetto. La crisi apparentemente sarà risolta, nei fatti sarà spostata più avanti. Probabilmente ci sarà tempo per una bella crociera. Ma già il tentativo di salvare quel paese sta producendo effetti perversi. Anche i paesi indebitati dovranno fare altri debiti per salvare il più indebitato. Basterà? Ne dubito fortemente. Gli attacchi che ci sono stati nei confronti dei PIIGS porteranno, come sta succedendo in Grecia ad una più o meno accentuata ristrutturazione dei debiti nazionali con delle misure che non potranno che essere comunque di contenimento del debito stesso e per ciò deflattive. Se a questo aggiungiamo, come detto il forte indebitamento dei privati e l'aumento esponenziale dei debiti pubblici, ci troveremmo che quando finirà l'ondata di liquidità che ha sommerso i mercati sarà rimasto solo tanto debito, privato e pubblico, e pochi soldi per pagarlo. Allora il problema non sarà più solo della terza classe oltremodo indebitata, i problemi ci saranno per tutta la nave dell'economia, compresi i primi della classe, e la crociera finirà............., per tutti.

paolosenzabandiere

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