28 settembre 2010

IL CASO CORONA. IL MALCOSTUME ITALIANO

Come già detto il fatto che il signor Corona avesse una storia con il signor Lele Mora, in un paese civile dovrebbe riguardare solo i diretti interessati, ma dietro ci sono comportamenti, dei signori in questione e di altri personaggi, che ne fanno un'ulteriore vergogna nazionale a cui, a mio parere, contribuiscono indirettamente molte personalità di questo nostro povero paese.
Gli scandali veri e le vergogne sono in questo caso molteplici. Sicuramente il personaggio Corona nel suo agire disinibito ha molti problemi da farsi perdonare. Pare che una delle sue attività preferite fosse sorprendere coppiette clandestine o comunque in atteggiamenti osè e poi ricattarle. Da uno che praticava una visione del sesso, a detto del Mora, antica come il mondo, visto i due milioni di regalini di cui parla, o millanta, il suo ex amico del cuore, uno.....come dire.....non se se lo aspetterebbe.
Ma il comportamento del nostro è frutto dei tempi. Di quella televisione che negli ultimi anni ha esaltato quasi esclusivamente programmi e comportamenti trash. Di chi è stato pescato/a per spettacoli televisivi a bassissimo costo ma a altissimo gradimento, avendo fatto precedentemente il mestiere più antico del mondo, o comunque dando l'impressione di averlo fatto. Con tutto il messaggio che passava nelle teste dei giovani telespettatori: “Se vuoi emergere, anche una gestione, diciamo così “allegra” del tuo corpo può essere utile”.
Dove pensate siano stati educati e da chi i soggetti di uno degli spettacoli più vergognosi e diseducativi di questi ultimi anni e che proprio in Corona ha avuto il principale attore responsabile?
Ve lo ricordate Corona e le altre? Qualche tempo fa il nostro, se non ricordo male, era ai domiciliari, proprio perchè accusato di ricattare i fotografati di turno, e una massa ululante ed eccitata di ragazzine lo aspettava di sotto. Ovviamente a nessuno di noi verrebbe in mente di gettare alla folla impazzita, adorante e odorante (visto l'oggetto) le nostre mutande. Per questo ho sempre pensato di chiedere alle idiotine in questione se le mutandine fossero state vissute dal nostro o semplicemente linde e pinte.
Ovviamente questo episodio è frutto dei tempi e se questi personaggi non avessero la loro testolina devastata dalla televisioni e da una “maleducazione” imperante, non avrebbero pensato di tirarle e di prenderle come un trofeo.
Sappiamo tutti chi è uno dei principali proprietari di televisioni in Italia, anche se a guidarla apparentemente sono altri personaggi e sappiamo quanta considerazione quel signore abbia avuto, quanto rispetto, dalle gerarchie cattoliche, che da sempre, salvo flebili lamenti, hanno preferito tacere sugl'ignobili spettacoli televisivi e pappaccicciare con lui. A tutti loro da parte mia un grazie per l'Italia che hanno contribuito a costruire.

paolosenzabandiere

24 settembre 2010

LU' E IL GIROTONDO DEGLI IMBECILLI

Come detto Lù, il padrun de quasi tut, è a suo modo un genio. È stato sicuramente il più grande statista per sé, di tutti i tempi, ma avrebbe potuto fare poco se i suoi dichiarati nemici si fossero comportati con intelligenza.

23 settembre 2010

IMBECILLI SENZA FRONTIERE.

Il fatto è accaduto il giorno in cui c'è stata la manifestazione contro il sindaco di Adro e a suo modo è un documento eccezionale di come la pensa la maggioranza delle persone in questo ridicolo paese. La documentazione di ciò mi è stata fornita da una foto pubblicata dal Fatto il giorno successivo.

20 settembre 2010

L'EDUCAZIONE ALLA VITA DELLE GIOVANI SCIMMIE.

Una pista ciclabile a Roma. I chilometri che non sembrano bastare mai. Alla fine si fanno anche i percorsi alternativi, accanto alla pista. Macchine ogni morte di papa e quasi nessun ciclista, solo gli irriducibili. Un rumore assordante rompe il silenzio. Un frastuono incredibile, di musica infernale, oltre la curva e poi, all'improvviso, una macchina 50, guidata da un ragazzo, con il suo incredibile apparato stereo. Hai presente un concerto giovanile, una manifestazione con gli altoparlanti a mille? Beh qualcosa di simile.

15 settembre 2010

ITALIOTI. FURBI DA RINCRETINIRE.

Sarà un post brevissimo. Dunque c'è un signore che si vede rifiutato il ricorso dell'azienda di famiglia, dalla Corte suprema di Cassazione, e che per questo dovrà pagare circa 20.000€ di Ici al comune di......... Lo stesso signore si trova inquisito (2003) con la madre per sette capi d'imputazionre, tra cui lo scarico di sostanze inquinanti in fognatura, e per grossi problemi creati al fiume Oglio. Lui già sindaco di ........ deve nominare periti e avvocati contro se stesso.

12 settembre 2010

ALCUNE RIFLESSIONI SU FINI, ER SIGNOR MEJO TARDI CHE MAI, E POI DUE DOMANDINE SUL CASO TULLIANI.

Se vuoi caro lettore fantasma puoi anche leggere il post “Giancarlo Fini e un treno perso....sedici anni fà” . Iniziamo.


Er signor mejo tardi che mai.

Aveva appena passato 'e quaranta primavere,
tanto pe' dì quasi fresco de' giornata,
ner lontano ottobre der '92
quanno s'aritrovò co' cinquantamila camice nere
a festeggià de la marcia su Roma er tristo anniversario
sotto er barcone de quell'omo poco serio.

Passeno nimmanco du anni, pieni, pieni
e er regazzino poco cresciutello
s'aritrova a sproloquià n'artra vorta sur Duce,
der secolo passato er più granne statista e puro abbajante come se fosse luce.

Sarva er “commenda” con un patto elettorale,
ce pappa e ciccia pe' un decennio e più
co' Sirvio che comanda, padrun de quasi tut,
e solo quinnicianni dopo s'accorge 'n tantinello
che pensa solo a sè er milanese, bello, bello.

Che ve devo da dì, che è ritardato,
che è poco svejo, che se poteva svejà tanto tempo fa?
Mejo che me sto' zitto, solo ve vojo aricordà
che è mejo un tardo svejo che a un certo punto aricomincia a ragionà,
piuttosto che un cojone tutto de 'n pezzo che continua a sbajà e arisbajà.

'Na cosa de core me sento però de consijaie spassionatamente:
a prossima vorta, magara i 'n'artra vita cambia mestiere e cambia mente.
Lascia perde de' fa er politico, dove le cose le capisci 'n poco ritardato,
guardate attorno e pija esempio da quer genio der matton dotato,
che è tu moje e 'npara come se fa a diventà
er più granne agente immobiliare che ce stà.



E ora due domandine due sul caso Tulliani.
Meglio sul caso Tulliani - Gaucci. Di chi era la vincita all'enalotto? Di chi l'ha ritirata materialmente o del Gaucci che asserisci di averla data alla Tulliani. C'è una evidente anomalia che nessun giornale ha evidenziato. Qualcuno aveva il vizietto del gioco, visto che la vincita era stata fatta , da quel che so, con un sistema di tre milioni di lire. E chi lo aveva il vizio? E l'importo di quel sistema era stato casuale o frutto di giocate continue? E chi disponeva di tali cifre?
Seconda domandina. Da quel che so Gaucci è fuori dall'Italia perchè qui è stato spiccato mandato di cattura per bancarotta, ecc, ecc. nei suoi confronti. Capisco che il signore in questione possa avere del rancore nei confronti della sua ex fidanzata, ma che per danneggiare la Tulliani appesantisca vieppiù la sua posizione non lo comprendo, non lo capisco. Mi spiego meglio. Non sono un esperto di reati finanziari ma asserire di aver dato a una terza persona degli immobili per evitare che in un successivo fallimento contribuiscano a formare la dote necessaria per il rimborso degli eventuali creditori è reato o no? E allora perchè Gaucci attaccando la Tulliani aggrava la sua posizione? O sto sbagliando?


paolosenzabandiere

9 settembre 2010

BONANNI. TRA TONI ALZATI E PANTALONI ABBASSATI.

Che strana epoca siamo attraversando. Il vice di Greenspan, Bernanke, uno dei responsabili di questa Grande crisi, diventa l'attuale presidente della Fed e noi lo dobbiamo stare a sentire. Forse è nato sotto a un cavolo o ha contribuito, con la sua vicepresidenza a questo disastro? L'ex presidente della Fed di New York , Geithner, diventa ministro del Tesoro e noi dovremmo, secondo il nostro buon Bonanni stare a sentire coloro che, insieme al loro ex nume tutelare, questo po' po' di casino hanno provocato.
Il signor Gordon Brown, nel duemila, in qualità di ministro dello Scacchiere, fa vendere alla banca centrale inglese 400 dell 700 tonellate d'oro possedute, con l'assenso della banca centrale inglese e sicuramente del primo ministro Blair. Questa vendita sui minimi dal 1980 produce un danno, ai prezzi odierni di oltre 10 miliardi di dollari alle casse inglesi, ed è forse per questa clamorosa incapacità di gestire risorse della nazione che il nostro è diventato primo ministro e il suo ex capo scrive e pontifica di non so cosa? La democrazia è la possibilità, sbagliando clamorosamente, di restare sul ponte di comando sempre e comunque, a prescindere?
Veniamo a noi. Il nostro caro Marchionne, minaccia di trasferire alcune linee di produzione in Serbia, perchè i nostri operai hanno troppi soldi e garanzie e Lei non ci vede nulla di male? Lo sa che c'è una scuola di pensiero che vede nel violento, aggressivo attacco alle condizioni di vita della classe media in America, e nel suo inevitabile fortissimo indebitamento, la causa principale, non una delle cause, di questa crisi. E cosa si propone? Per uscire dalla crisi si ripropongono in peggio le stesse ricette che l'hanno provocata. Geniale! Come deve stare un giovane con la disoccupazione devastante che gli ipoteca il futuro, nel sentirsi dire da tutti coloro che hanno contribuito a questa crisi, di cosa fare per uscirne fuori, sempre con lorsignori a comandare, sempre pronti col dare soluzioni sbagliate.
Certo ci sono segnali allarmanti. Chi va con un fumogeno a un dibattito, di certo non ha tanta voglia di dibattere, confrontarsi. Quanto meno ha tanta rabbia da annebbiargli la testa come e più del fumogeno che si è portato da casa. Ma ha sempre mille volte più ragione di quella casta di incapaci, restauratori dell'ancien regime, che ha contribuito in tutti i modi a rovinargli la vita.
Due parole su Fassino e il miracolo della parola. Ve lo ricordate quando al telefono chiedeva “se avevamo una banca?”. Poi per tanto tempo il silenzio. Anche clamoroso. Ti ricordi caro lettore fantasma quando Repubblica esce con le intercettazioni di Ricucci nel lontano agosto del 2005. Ricucci al telefono asserisce di avere avuto pressioni da Prodi, Fassino e D'Alema per l'affaire BNL UNIPOL e loro prontamente smentiscono pressioni. Ricucci afferma anche una cosa devastante per la democrazia. Asserisce di aver avuto l'ok da Lù, il padrun de quasi tut, per la scalata al Corriere della Sera. Uno di coloro che avrebbe dovuto partecipare alla scalata conferma che il progetto era stato accarezzato e da lor signori un silenzio assordante. Perchè?
Personalmente avrei preferito un silenzio sugli “squadristi” di oggi e urla sovrumane contro il golpe o tentato golpe mediatico di allora. Ma non si può avere tutto da questa classe mondiale di incapaci a fare.

paolosenzabandiere

2 settembre 2010

PERCHE' LA PERINA SI STUPISCE DELLE GHEDDAFINE?

A proposito delle centinaia di ragazze pagate per sentire l'indottrinamento di Gheddafi sulla superiorità dell'Islam sul cristianesimo, la direttrice del Secolo d'Italia, Flavia Perina, sostiene che negli anni 70 questo non sarebbe potuto accadere. “Impensabile trovare 200 ragazze che andassero a fare non so ......la corte a Videla.....”, le sue parole.
Già impensabile. Allora non c'era questo consumismo becero, questo inchinarsi sempre al dio denaro come è in voga oggigiorno. Allora si andava con l'eskimo, se lo ricorda cara direttrice?. Poi passano gli anni. Qualcuno da anti sistema, forse da finto anti sistema si è ritrovato a pappacicciare con il peggio del potere e del modo di vivere è ora si scopre schifato dalle gheddafine? Non si riconosce più in un mondo che ha contribuito a creare? Dove si era quando un certo tipo di televisione ha volutamente creato un'idea di successo dove l'importante è apparire? Dove ogni aspetto, ogni comportamento, anche il più deteriore, è benvenuto se ti porta al successo. Dove le donne sono considerate, scusami l'espressione forte, caro lettore fantasma, un ciuffo di peli tra una voragine da perdersi e due colline da sogno.
Non si era accorta signora Perina che una certa televisione stava mignottizzando l'universo femminile e marchettizzando quello maschile, raggiungendo così, nel peggio, la parità sessuale? E ora ci si scandalizza perchè duecento ragazze per poche decine di euro fanno finta di stare al gioco di un despota e qualcuna, per qualche euro in più, scimmiotta un'improbabile conversione?
Stavolta si è in buona compagnia. Anche la chiesa cattolica freme di sdegno per lo spettacolo del teatrante libico. Chissà dov'era anch'essa quando quel certo tipo di televisione devastava le coscienze dei ragazzi, riempiendo la loro testa di falsi miti, di piccoli grandi fratelli, ecc. Forse a sostenere politicamente qualcuno che la direttrice Perina conosce molto bene?
Resta comunque il fatto che questo è il risultato di quanto seminato. Che centinaia di ragazze, quasi sempre con una famiglia alle spalle e quindi senza i morsi del bisogno, hanno deciso per ottanta euro lordi di partecipare a un triste spettacolo. Il grande Mou l'avrebbe chiamata “prostituzione intellettuale”. Un'ultima osservazione. La maggioranza delle ragazze era consapevole di fare una cosa ritenuta non buona. Lo si evince dal fatto che molte all'uscita nascondevano il volto ai fotografi.

paolosenzabandiere