4 febbraio 2013

(08) BERLUSCONI, MUSSOLINI E GLI EBREI. LA STORIA MAI RACCONTATA DEL GIUDA CHE VENDETTE GLI EBREI FASCISTI AI NAZISTI.

Febbraio (08)
Introduzione alla lettura
02/02/13



     Ci risiamo. Il Berlusca puntualmente ci ricasca. Ogni tanto si addormenta e poi straparla  senza neanche verificare prima la platea a cui si rivolge. Quando ha sonno il genio della comunicazione fa delle gaffe mostruose. Parlare di Mussolini come grande statista, con l’unico neo delle leggi razziali, in una assemblea dove si ricorda la shoah non è proprio il massimo.  Ma qui non mi interessa parlare dei disastri provocati dal capo del fascismo, non mi interessa confutare le argomentazioni “del duce che ha fatto tante opere pubbliche”. E ci mancherebbe che non le avesse fatte! Uno che aveva poteri assoluti! Devo ricordare ai nostalgici che un certo Roosvelt, con il New deal, di opere pubbliche ne ha fatte un po’ di più? Che le pensioni le istituì prima del fascismo,  senza pensare minimamente di costringere il suo paese nel tunnel nero della dittatura? Ma proprio partendo dalle tesi ridicolarmente giustificazioniste che tendono a banalizzare le leggi razziali come un errore, da paolosenzabandiere quale sono oggi mi preme raccontare una storia che nessuno ha mai voluto focalizzare fino in fondo,  e che riguarda un dramma vissuto all’interno del partito fascista per il tradimento del duce nei confronti dei camerati ebrei che lo avevano sostenuto dalla prima ora. Questa è la storia, del tradimento appunto,  del capo del fascismo come prezzo per ottenere l’alleanza con la Germania nazista. La cosa è stata sottaciuta dai più per convenienza politica di entrambi gli  schieramenti. Definire fascisti molti ebrei di allora oggi certo non piace a chi dell’antiebraismo nazi-fascista ha fatto la sua bandiera. E anche agli altri piace nascondere le assurde parti in commedia che la storia ha assegnato loro. Per questo gli ebrei non ne hanno mai parlato  o lo hanno fatto malvolentieri, e anche chi si contrappose al fascismo ha sempre avuto problemi  a farlo. Io non sono uno storico ma di fascisti ebrei ne ho conosciuti personalmente qualcuno e di molti ne ho letto.  Gente che si è vista crollare il sogno di una vita, e che poi ha vissuto il resto dei loro giorni con lacerante e pungente disincanto, se sono sopravissuti all’olocausto. In quell’epoca ci furono, e come potrebbe essere altrimenti, ebrei che si opposero al fascismo. Umberto Terracini fu tra i fondatori del partito comunista, ma è certa, preponderante, la simpatia di gran parte degli ebrei, per una serie di ragioni che cercherò di spiegare, con il nascente regime fascista. Ma trovarono nel capo del fascismo il Giuda che li vendette al nazismo per trenta denari, per compiacere la follia del fuher e il suo ridicolo antisemitismo….. 




 
BERLUSCONI, MUSSOLINI E GLI EBREI. LA STORIA MAI RACCONTATA DEL GIUDA CHE VENDETTE GLI EBREI FASCISTI.

     Agli inizi era il ghetto, le persecuzioni, le limitazioni, i pogrom. Come non storico certi studi sono a mio parere quasi una perdita di tempo, mi si scusi la crassa ignoranza portata con ignobile leggerezza, ma è per me del tutto evidente che nella pur esigua percentuale di piccolo popolo, con  poche decine di migliaia di individui, gli ebrei diedero un grosso contributo alla lotte per la riunificazione dell’Italia e contro il potere temporale dei papi, che grandi disagi e sofferenze avevano provocato a loro stessi nel corso dei secoli. Successivamente ci fu un forte ritorno alla partecipazione politica attiva degli ebrei,  in posti di assoluto comando. Presidenti del Consiglio furono gli ebrei Fortis e Luzzatti, e il figlio di  padre ebreo  Sdney Sonnino, che scelse però la religione della madre protestante. Il primo grande sindaco laico della capitale fu l’ebreo Nathan. Questo per dire che gli ebrei con la riunificazione dell’Italia avevano assaporato le gioie della libertà e partecipato alla politica attiva in percentuale, e con trasporto ben maggiore, del resto della popolazione italiana, considerando che gli italiani di religione ebraica era circa un millesimo della popolazione totale.

     Permettetemi una costatazione del tutto evidente. Gli ebrei nel corso dei secoli hanno sofferto persecuzioni tali che li hanno costretti ad usare la loro intelligenza a mille. Per non affogare sono stati costretti a impararsi velocemente a nuotare. Questo spiega le percentuali clamorose di ebrei  in posti di comando. Ma come vedremo l’intelligenza degli umani è sempre relativa trattandosi del pianeta delle dotte scimmie. Su questo pianeta l’intelligenza umana è solo un modo di essere meno imbecille degli altri.

     Ci  furono ben 50 generali di religione ebraica che parteciparono alla prima guerra mondiale ed è proprio con quella guerra che a mio parere si forma, si salda, come una morsa micidiale, quello spirito di arditismo, di super eroi, di super uomini salvati dalla fortuna o dal cielo, di eletti, con quello che è da sempre il connotato principe della religione ebraica, l’essere, o meglio il credere di essere il popolo eletto di Dio. Se a questo si aggiunge che molti ebrei erano commercianti ed imprenditori, e come gran parte dell’allora borghesia  si erano  presi una bella paura  a causa del “biennio rosso”, possiamo dare l’altra spiegazione alla loro adesione al fascismo. Spiegazione, non giustificazione, perché come tutte le persone colte da paura hanno la tendenza a sragionare. Il biennio rosso e la paura dei comunisti era nei fatti svanita con la sconfitta di questo tentativo rivoluzionario e appoggiare un tentativo di reazione in senso contrario per un pericolo che non c’era più non poteva  che portare, come ha portato, ad un regime ben più pericoloso di quello che si voleva combattere. Questa mistura di superiorità religiosa, di superiorità da super eroe invincibile per volontà degli dei, e di paura economica, si saldarono insieme dando vita al movimento degli ebrei fascisti che, considerando il rapporto tra la piccola popolazione ebraica italiana  e il resto della popolazione, diedero alla partecipazione degli ebrei al fascismo un significato a dir poco clamoroso. Ho due dati, che differiscono nel tempo, che danno comunque il segno delle diverse grandezze dei numeri e che  serviranno a capire le percentuali di partecipazione al nascente movimento fascista degli ebrei e degli altri italiani. Il censimento del 1921 certifica che nei territori che allora formavano l’Italia c’erano 38.449.000 italiani (fonte Istat). Nel 1938, al nascere delle leggi razziali gli ebrei italiani erano 39.000 e 11.200 gli stranieri. Prendo per buoni questi numeri del ’38, anche se le rivelazioni istat, dal ’21 in poi, ci dicono che durante il fascismo la popolazione italiana e cresciuta del 10% circa e quindi anche la popolazione ebraica italiana nel ’22 avrebbe dovuto avere grosso modo un 10% in meno di cui però non terrò conto.

    Ovviamente come detto in precedenza ci sono stati esempi di ebrei che sono stati antifascisti della prim’ora, o di alcuni ebrei che si sono distaccati quasi subito dal movimento fascista, ma  resta il fatto che gli ebrei hanno aderito al nascente movimento in percentuali incredibili. Alcuni dati. Erano cinque gli ebrei * (vedi nota) tra i 119 partecipanti che nel 1919 a piazza San Sepolcro fondarono il movimento fascista. 5 ebrei su 39.000 è un percentuale dello 0,0128. Questo significa che con la stessa percentuale gli “altri” italiani presenti sarebbero dovuti essere 4.916 e non solo 114. In pratica gli ebrei presenti in quell’occasione furono 43 volte superiori alla reale consistenza della loro popolazione. Nel periodo 19/22 morirono “diversi” ebrei tra cui tre che furono poi dichiarati “martiri fascisti”  (fonte wikipedia). È una percentuale imprecisa ma anche solo considerando i tre  “martiri fascisti”, per  mantenere la stessa percentuale i morti, tra i fascisti “altri”, avrebbero dovute essere 2953 e non mi risulta neanche un decimo di quella cifra. Può suonare beffardo ma il contributo di sangue degli ebrei alla causa del fascismo fu come nessun altro gruppo italiano mai! Gli ebrei che hanno partecipato alla marcia su Roma (25/30mila partecipanti) sono stati 350 e ben 746 ebrei erano iscritti ai fasci italiani di combattimento e all’Associazione nazionalista italiana. Per mantenere la stessa percentuale i fascisti “altri” sarebbero dovuti essere rispettivamente 487.808 marciatori e ben 924.631 iscritti!

     Questi numeri dimostrano la clamorosa adesione  di una bella fetta della popolazione ebraica al nascente movimento fascista. Mussolini sapeva come stavano le cose, non era mai stato contro gli ebrei ed aveva avuto anche amanti di religione ebraica. Decise, per un vergognoso calcolo politico, di vendere per 30 denari, gli ebrei italiani, per suggellare  l’alleanza con il regime nazista avendo per questo, a mio parere, colpe ben maggiori del suo stesso alleato. Mi spiego. Un folle è solo un folle e le sue argomentazioni non possono essere che argomentazioni da folle. Ma colui che per i suoi famelici istinti di potere decide di vendere i suoi amici di ieri al suo incredibile alleato di domani, non può definirsi un folle, è solo un Giuda criminale, a mio parere molto più colpevole. Che il regime abbia voluto vendere i fascisti ebrei al nazismo non credendo assolutamente alle menzogne portate avanti dalla propaganda nazista è confermato da un altro dato a dir poco clamoroso. In Etiopia esistono da millenni un gruppo di ebrei i falascià, noti anche con il termine di Beta Israel (casa di Israele) che non sono mai stati perseguitati dal regime italiano presente anche in quella colonia. Questo è l’ulteriore, clamorosa dimostrazione, di come il regime fascista non credesse alla propaganda antiebraica altrimenti avrebbe perseguitato anche i falascià. Ovviamente anche se  siamo nel pianeta delle dotte scimmie mi preme sottolineare che questa non è scusante bensì un’aggravante nei confronti del Giuda che tradì i suoi camerati.


                                                             Considerazioni finali

     Un certo mondo di destra che non si permetterebbe mai di criminalizzare il bracciante pugliese cattolico perché la lobby dei banchieri milanesi cattolici porta avanti degli obiettivi criminali, quando si tratta invece di ebrei,  trova la cosa del tutto naturale. Per cui la potenza economica della finanza ebraica viene vista non solo come la sola cosa che condiziona il mondo, ma il trait d’union che accomuna gli spesso umili abitanti del ghetto di Roma e del ghetto di Varsavia al ricchissimo banchiere nuovayorkese. Con il risultato che milioni di poveri “braccianti pugliesi” di religione ebraica sono stati massacrati e pochi ricchi sono riusciti a salvarsi. Più che guerra di religione  mi pare  di aver assistito ad un guerra di classe, dove chi aveva potere e denaro si è potuto salvare, a volte anche con l’aiuto degli stessi aguzzini e gli altri, gli altri nei forni…..

     Ah la potenza delle democrazie giudo plutaiche condizionate dallo strapotere economico della lobby  ebraica! Che un banchiere di religione ebraica abbia avuto, abbia, un certo potere è  un dato di fatto, che in molti abbiano portato e portino avanti idee sioniste è altrettanto certo, ma credo che lo facciano, lo abbiano fatto, allo stesso modo portato avanti, per sostenere la propria visione del mondo, dall’Opus Dei e da altre organizzazioni similari. Signori che pensate all’assoluto dominio dei banchieri ebraici sul mondo della finanza e della politica anglosassone mi spiegate una cosina? Com’è stato possibile che gli Stati Uniti  siano entrati in guerra dopo oltre due anni dall’aggressione nazista alla Polonia e solo per essere stati a loro volta aggrediti dai giapponesi a Pearl Harbor? Dove era in tutto questo tempo la preponderante potenza economica e politica della lobby ebraica mentre da quasi due lustri il regime nazista stava programmando lo sterminio degli ebrei? Perché gli alleati non hanno mai bombardato un campo di concentramento ? Eppure sarebbe stata una cosa estremamente significativa perché avrebbe fatto comprendere anche ai nazisti che gli altri sapevano e che avrebbero pagato per le loro mostruosità. Certo un grande peso la lobby ebraica!

    Concludendo non c’è cosa che sappia essere più beffarda della storia nei confronti di quell’umanità di imbecilli, anche se intelligentissimi che popolano questo pianeta. Gli ebrei italiani diedero, in percentuale, il più alto contributo di uomini e sangue alla causa del nascente fascismo e furono ripagati con il tentato sterminio del loro intero popolo, proprio da quel regime che avevano contribuito a far nascere come nessun altro mai. Furono poi in gran parte salvati proprio da coloro che non erano riusciti, come fascisti, a torturare, uccidere e imprigionare. A volte fare male il proprio lavoro ha dei risvolti positivi.

                                                                paolosenzabandiere


  • E cito solo wikipedia perché se dovessi mettere il numero di ebrei partecipanti a quella riunione apparsi su un sito di destra (20), il dato sarebbe ancor più clamoroso!



   

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