Maggio (34)
Introduzione alla lettura
29/05/13
Devo
ammettere di essermi sbagliato. Nel post precedente consideravo che il 20% in
meno di votanti avrebbe potuto portare il candidato 5 stelle di Roma al ballottaggio. Al
contrario, proprio gli elettori che precedentemente avevano premiato il M5S
votandolo, lo hanno punito non andando a votare.
La
delusione degli italiani nei confronti di Grillo è del tutto evidente ma è solo
un problema di rappresentazione democratica in Italia. Milioni di persone hanno
votato per decenni, e non solo nell’ultimo ventennio, per chi prometteva di
più, per la demagogia più becera, per chi permetteva i baby pensionati nel
pubblico impiego, devastando così le casse pubbliche come d’altronde facevano coloro
che hanno ridicolizzato il falso in bilancio, per fare un esempio,
incrementando a dismisura i fenomeni corruttivi. E tante, tante altre ignominie, con in più
l’aggravante di votare non solo “solo ladri”, ma pure incapaci a fare qualsiasi
cosa che avesse la parvenza di essere utile al paese.
Non
erano i boscimani australiani che all’apice di tangentopoli, schifati dalla
ruberie emerse, hanno pensato bene di votare
per tutta la vecchia casta di “tangentopolari”, che avevano avuto però
l’intelligenza di riproporsi come il nuovo che avanza. No decisamente la
responsabilità di votare sempre il peggiore, il demagogo di turno, il più
incapace, il più ladro, e di tirar martellate ai vari grilli parlanti che avevano
l’ardire di rappresentare la realtà, non è responsabilità dei boscimani, ma
degli italioti, i furbi idioti che popolano Stivalia.
E gli
italioti arrivati, passo dopo passo, voto dopo voto, a questa incredibile
catastrofe economica da loro stessi provocata, con le loro responsabilità ben
maggiori dei politici da loro votati, hanno in parte pensato bene di aspettarsi
che Grillo e il movimento 5 stelle togliesse loro le castagne dal fuoco, come
se la goccia della riduzione dei costi della politica potesse risolvere i
disastri economici.
Grillo,
che farà anche errori di comunicazione notevoli, che avrà anche idee strane, ma
che fondamentalmente pensa che questa sia una crisi di sistema, non ha mai
pensato di poter partecipare, con una quota di minoranza poi, ad un governo del
paese, con la stragrande maggioranza dei responsabili di questo sfascio, i
votanti, che cercano solo qualcuno che risolva i loro problemi con la bacchetta
magica dipingendo di rosa una situazione nera. Grillo al contrario pensa che
verranno tempi bruttissimi e che la politica possa solo alleviarli i problemi,
non evitarli.
Per
questo gli italioti ne sono delusi e non l’hanno votato, loro credono che
tirando martellate a chi ti dice verità lapalissiane si evitano i problemi,
pensano di essere tutti Pinocchio e votano, hanno votato, solo per la fata
turchina di turno…..
paolosenzabandiere