26 gennaio 2014

(3) IN 85 POSSIEDONO QUANTO 3.500.000.000 DI PERSONE. NEANCHE AI TEMPI DEI FARAONI!

 (3)
 Introduzione alla lettura
 25/01/14
 

     C’è una moderna teoria, sostenuta da alcuni, che ritiene che a costruire le piramidi non fossero schiavi in catene ma lavoratori addirittura ben pagati per le loro professionalità. Questo nell’Egitto dei Faraoni.

 

     Oggi, anche 5.000 anni dopo, possiamo leggere tranquillamente, senza che nessuno Spartaco si alzi a ribellarsi, che gli 85 uomini più ricchi al mondo possiedono quanto i 3,5 miliardi più poveri. Noi siamo molto probabilmente alla vigilia (altro che alla fine del tunnel!) della più grande crisi economica di tutti i tempi, perché una serie impressionante di servi ben pagati o di imbecilli, hanno permesso ad una casta esclusiva, fatta di pochissime persone, di arricchirsi in maniera assurda impoverendo al contempo, in maniera insostenibile, i propri consimili.

 

     Economisti complici, giornalisti pennivendoli, politici corrotti, hanno permesso, esaltato, l’arricchimento sfrenato di questi personaggi ai danni dell’intera umanità. La fortuna di milioni di fornai al mondo sta nella possibilità di miliardi di persone di comprarsi il loro chiletto di pane giornaliero con cui sfamarsi. Al contrario 85 persone che potrebbero comprarsi tutto il pane del mondo magari non ne compreranno neanche un grammo perché il pane ingrassa! Questo piccolo esempio sta alla base, è l’abc di qualsiasi politica economica che non sia squilibrata. Dai 1.000 € a chi ne guadagna 1.000 e questo, felice, se li spenderà tutti; ma se tu darai 3.5 miliardi di euro a chi ne ha già altrettanti puoi realmente pensare che riesca spenderli?

 

     Questo modo criminale di comportarsi ha fatto di questa nostra epoca quel mostro economico che verrà ricordato sui libri di storia. Purtroppo ho motivo di pensare che sarà solo ricordato, non imparato, perché nel pianeta delle dotte scimmie errori/orrori di questo tipo si ripropongono puntualmente ogni poche decine di anni. La “speculazione dei tulipani” nel ‘600, il 1929 e tutte le altri crisi  che si sono succedute nel corso dei secoli hanno quasi tutte un’unica caratteristica.  Milioni di persone che con il miraggio dell’arricchimento personale, derogano dai loro diritti, permettendo l’arricchimento dei pochi e poi i…..”fuochi di artificio finali” che fanno precipitare a terra tutte le loro astruse teorie che hanno permesso al solito “cartone animato” di essere sospeso per aria in attesa che le legge reali dell’economia lo riportassero violentemente a terra, perché è la legge di gravità (anche quella economica) e non i voli pindarici dell’ottimismo folle a governare la terra.

 

     Di uomini forse geniali ma ancor più genialmente avidi abbiamo fatto degli eroi da imitare e non dei mostri da condannare. De localizzare una fabbrica di stuzzicadenti in un paese del terzo mondo perché in un settore obsoleto, in cui i costi della materia prima e del personale sono elevati, può essere giusto, ma de localizzare la produzione di prodotti con un fortissimo know how che già ti fanno guadagnare tantissimo, per risparmiare magari cinque, dieci $, su di un prodotto che vendi a centinai di dollari è un crimine contro il tuo paese. E pensare che siano poi i tuoi operai occidentali, da te licenziati, a comprarsi il tuo telefonino prodotto nel terzo mondo, ma a loro venduto a prezzi occidentali, ci può stare per un periodo di tempo. Poi arriverà il momento che l’operaio del tuo paese si accorgerà di essere povero e smetterà di far  sgambettare all’aria l’economia come ogni ridicolo cartone animato che si rispetti…..

 

                                                             paolosenzabandiere

 

 

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