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Introduzione alla lettura
29/04/14
Questo è un mio post fatto nell’ottobre 2013. Lo integro alla luce di
alcune conferme avute in questi giorni. Mi sono sentito obbligato ad aggiungere
alla mia poesia una significativa ultima strofa. Di seguito prima il commento
integrale dell’ottobre 2013.
“ Ho scritto questa poesia pensando a quanto
mi era accaduto con una persona con cui ogni tanto, quando capitava, parlavo di
quanto accadeva intorno a noi. Persona di sinistra, tipo lettore del “
Fatto quotidiano”, a cui quella particolare
lettura della politica italiana che so
dare non dispiaceva, e a cui sovente riuscivo a fornire una chiave di
lettura nuova a quanto accadeva intorno a noi. Un giorno entro in argomento
sugli ebrei e il fascismo, una storia sempre nascosta, e lui si dimostra
interessato. Gli dico che se vuole la prossima volta gli potevo portare il mio scritto su
Mussolini e gli ebrei fascisti (Berlusconi, Mussolini, gli ebrei e la storia nascosta. Post n.8del4 febbraio 2013) , cosa che accetta
volentieri. Passa del tempo e gli chiedo un parere di quanto da me scritto e
dalle sue risposte mi risulta chiaro che non l’ha letto, forse neanche nel
titolo. Non è la prima e l’unica volta che mi capita, spesso ho visto persone
affascinate dai miei discorsi la sera e in fuga i giorni successivi. Purtroppo
quando l’eccezione diventa la regola la
cosa ha un suo metodo. Semplifico con
una storiella, purtroppo vera, che se non fosse drammatica farebbe solo ridere.
Ve lo ricordate il tedesco che entra nella prima guerra mondiale per colpa del
militarismo prussiano? Che infrange tante regole (Belgio neutrale e guerra
chimica) e poi trattato di Versailles, repubblica di Weimar, iperinflazione,
7/800 mila morti per fame. E qual è la soluzione ai suoi problemi dovuti
fondamentalmente al militarismo prussiano? Quel signore coi baffetti? La
soluzione al problema cento volte peggio del problema stesso!!! Nell’umanità c’è
del metodo nel non voler riconoscere i propri errori e nel farne di peggiori
quando si è sotto pressione. Passa qualche settimana e di getto scrivo questa
poesia. Scusatemi per lo sfogo”.
paolosenzabandiere
E poi quanto successo a
fine aprile 2014…
…Il 25 aprile scrivo due
post in risposta a due articoli apparsi sul Fatto quotidiano. Non perché li
abbia scritti io ma parlare di argomenti che non sono conosciuti dal 99.9% di
chi legge dovrebbe suscitare violente critiche da chi non li ritiene
attendibili, richieste di ulteriori chiarimenti, soprattutto se si considera le
migliaia di lettori che li avranno letti. Solo i commenti a questi due articoli
sono stati quasi 4.000, figuriamoci i lettori! E invece il nulla, nel pianeta
delle scimmie evidentemente affrontare certi argomenti lascia solo sgomenti e
attoniti. Segue uno dei mie post.
•
Lei ricorda giustamente il
dramma della Shoah, e il metodico tentativo di eliminare ogni dissenso politico
e ogni comportamento ritenuto asociale, da parte dei nazi-fascisti. Ma la
storia non può essere negata solo per quieto vivere, per rispetto a delle
vittime di un mostruoso tentativo di genocidio, senza ricordare che prima che
vittime molti di quelli furono in percentuali significative dalla parte di chi poi li volle perseguire. Nessuno ha scritto uno straccio di libro sul Mussolini che tradì i suoi camerati ebrei della prima ora, sull’altare dell’alleanza al nazismo, e questo è un doppio torto alla verità. Perché nega quanto sia stato clamorosamente giuda e mostruoso il Mussolini (in questo spazio limitato mi è impossibile approfondire di quanto), e perché nasconde che gli ebrei italiani parteciparono alla formazione del nascente partito fascista in percentuali incredibili, ben più significative dell’apporto meramente numerico, essendo
grosso modo un millesimo della popolazione italiana dell’epoca.
vittime molti di quelli furono in percentuali significative dalla parte di chi poi li volle perseguire. Nessuno ha scritto uno straccio di libro sul Mussolini che tradì i suoi camerati ebrei della prima ora, sull’altare dell’alleanza al nazismo, e questo è un doppio torto alla verità. Perché nega quanto sia stato clamorosamente giuda e mostruoso il Mussolini (in questo spazio limitato mi è impossibile approfondire di quanto), e perché nasconde che gli ebrei italiani parteciparono alla formazione del nascente partito fascista in percentuali incredibili, ben più significative dell’apporto meramente numerico, essendo
grosso modo un millesimo della popolazione italiana dell’epoca.
Certo ci furono ebrei di
sinistra come Umberto Terracini, cofondatore del partito comunista, ma il
nascondere che un’eccezionale fetta di ebrei, ben più significativa, partecipò
al fascismo della prima ora, che ci furono anche martiri ebrei fascisti, non
farà mai bene alla storia. Solo riconoscendo i nostri limiti, i nostri errori,
potremmo un giorno sperare di non commetterne più, e imbellettare la storia non
è mai un buon viatico. paolosenzabandiere
vedi altro
Di seguito la poesia
postata il 10 ottobre 2013 con una aggiunta di strofa finale, doverosa.
IO SONO
Io sono la luce che
illumina i tuoi pensieri,
fioca candela,
intelligenza tremula,
che il tuo dotto, e al
tempo vuoto sapere,
non sopporta di
coltivare.
Io sono quello a cui
dici: “Tutta la vita con le tue idee”.
Presenza liberatoria di
cui non puoi fare a meno,
ma poi, soprattutto, sono colui da cui si deve
fuggire,
perche scoprire la
verità sarà pure rivoluzionario
ma mille volte meglio
ignoranti e senza pensiero.
Io sono il vento naif
che sbaglia i congiuntivi ma libera i tuoi pensieri,
per questo amerai avermi
conosciuto
e poi maledirai inspiegabilmente
di averlo fatto.
Io sono portatore di
verità per te troppo dolorose.
Per questo mi vedrai
come il nemico che mina le tue incrollabili certezze,
con i tuoi finti amici,
i tuoi improbabili e ridicoli eroi.
Io sono come uno
specchio in cui rifiutarsi di guardare.
Perché il nemico che
vedi sempre davanti a te,
per una pigra
distrazione della tua anima, ti è spesso alle spalle,
quando non è all’interno
dei tuoi stessi pensieri.
Io sono l’affascinante
incontro di un momento,
l’idea, l’altro modo di
pensare,
da desiderare forse per
una serata
ma via troppo
sconvolgente per un’intera vita!
Io sono la fonte
dell’ovvio buon senso
che sempre desideri
e da cui costantemente
rifuggi.
Io sono lo scritto che
aspettavi per comprendere
e di cui poi,
vigliaccamente, non leggerai nemmeno il titolo,
e non perchè non gli
darai credito, ma per l’esatto contrario;
perché molto meglio una
comoda ignoranza
a una scomoda verità.
che è anche voglia di
cambiare
e il non seguire il
solito faraone prepotente
a cui sovente affidi la
tua ridicola vita.
Vita di chi non
comprende, di chi non vuol comprendere,
quanto sarebbe facile, e
conveniente, cambiare.
Io sono colui che
continuerà a parlare al vento
proponendo cose
estremamente semplici, possibili,
al tuo cervello
rettiliano che delle assurde complessità
ha fatto sistema per
complicare,
Io sono un uomo senza
bandiere,
in un mondo che di
orride bandiere,
ha fatto ragione di
vita…
paolosenzabandiere
…Ma soprattutto io sono
lo stronzo
che continua a perdere
tempo con tutti voi.