30 agosto 2014

(41) LE ADOZIONI E I FIGLI DEI GAY

(41)
Introduzione alla lettura
29/08/14
 
 
Era da parecchio che mi frullava per la testa, evitavo, oh se evitavo. Argomento scabroso, ma oggi mi tocca. Uno, una, si scoprono diversi, capita. Gli ipocriti, i farisei, si possono arrabbiare quanto gli pare ma capita. Gli ipocriti e i farisei non vogliono che i gay si sposino, magari sono contenti di incontrarli in fugaci e squallidi momenti negli inferni del mondo o all’interno dei seminari, ma l’amore magari unico, per tutto la vita, quello mai. Tra le cose belle di quell’esser diversi sta proprio forse il fatto che non puoi fare figli tra simili, amare si, figli no.  È quasi un paradosso ma potrai vedere della vita forse più le gioie che i dolori. Potrai essere, se ne sarai in grado di esserlo, più Michelangelo, che scalpellino, ma poi tutto quello che ti hanno insegnato ritorna alla mente e il forse rivoluzionario/a torna piccolo borghese, e quello che era un fatto senza uguali abbisogna dei tanti bambolotti che da piccolo/a ti hanno messo in mano. Eri la possibile negazione di una catena per certi versi ridicola  e hai pietito per tornare ad esserne ingranaggio.    paolosenzabandiere

1 agosto 2014

(40) RACCONTI GALATTICI

(40)
Introduzione alla lettura
31/07/14
 
 
 
 
 
 
“Signori prego, alla destra dell’astronave potete vedere quell’enorme buco nero pieno di detriti galleggianti. Una volta li c’era un pianeta, il più bello di tutte le galassie. Pieno di verde, di ossigeno e soprattutto pieno di acqua. Al confronto la maggioranza dei nostri pianeti, con i loro razionamenti, sono veri e propri deserti.
 
Ma era abitato dagli umani, gente assurda. Tecnologicamente erano  riusciti a conquistare tutto il loro mondo,  ma con zero intelligenza. Quella nel corso della loro evoluzione l’avevano lasciata sugli alberi delle loro grandi foreste, che anche la savana faceva paura al loro intelletto.
 
Nel corso di migliaia di anni erano passati dalla clava all’uso di armi sempre più sofisticate e distruttive, ma sempre in nome dei loro assurdi, sanguinari, vendicativi dei. L’inizio della fine fu quando alcuni di loro decisero di fare uno stato religioso in un terra cara anche ad altre religioni. Fu  la scintilla. Una guerra continua per decenni che fomentò d’odio, di rancore, miliardi di umani, fino agli ultimi giorni. Riuscirono a fare di una religione culturalmente subalterna la bandiera degli oppressi al mondo. Riuscirono a fare delle loro religioni un modo non per ragionare sulle ragioni degli altri ma per sradicare gli altri dalla faccia della terra, in questo vergognosamente uguali. Non si sa bene che fu il primo ad iniziare se i padroni di Israele, o i terroristi islamici con un clamoroso attentato.
 
Resta il fatto che Israele si sentì minacciato a tal punto da usare l’arsenale atomico posseduto contro gli stati vicini, in quell’intento inconsciamente autodistruttivo che era stato già di un loro antenato, tale Sansone nella guerra contro un altro popolo, mi pare si chiamassero Filistei.
 
Gli altri, non da meno, non videro cosa migliore che di immolarsi e far immolare, per i loro altrettanti ridicoli dei, in quella loro sciocca demenziale volontà di distruzione e autodistruzione in onore della loro divinità. A quel punto pure coloro che rifiutavano gli dei, professando l’ateismo, ricordandosi di essere umani anch’essi, vollero dire la loro, e fecero parlare le loro armi, per farla pagare ai folli, diventando un poco folli e intolleranti a loro volta. Riuscirono tutti in quello che era l’obiettivo di ogni forma di religiosità da sempre in quello stupendo pianeta: distruggere il proprio e l’altrui pensiero, annullarli a favore di una entità superiore. Con il “progresso atomico” ci riuscirono appieno, e fu la fine. ”
 
“Come si chiamava il pianeta?”
 
“Si chiamava Terra, il pianeta Azzurro”.
 
Questo è solo un racconto e neanche bello ma con un piccolo sforzo ce la farete a farlo diventare realtà… 
                      
 
                                                              paolosenzabandiere
 
 
P.S. Invece di grattarvi, di fare gli scongiuri, andate a riprendervi l’intelligenza, quella che avete lasciata sugli alberi laggiù nella foresta, prima della savana…