1 giugno 2017

IL PUPONE E' DIVENTATO NONNO. LA SUA STORIA CREDO SIA L'ALLEGORIA DI UN PAESE ALLO SFASCIO.


Giorni fa  all’Olimpico il popolo che ha applaudito alle dentiere di Silvio, alle rottamazioni del Matteo e alla democrazia dell’arroganza del Beppe su tutti, ha applaudito il suo naturale eroe sportivo, il più grande di tutti, come dice Maradonito, il livoroso. Nessuno idiota a domandarsi ma come fa Totti ad essere il più grande dopo di lui se dopo Armando il livorino ci sono stati Platini, Zidane, Baggio chi? e poi Ronaldo chi? e Messi chi? chi? chi? Proprio quello per cui Maradonito il falso ha fatto tutta “ ‘sta manfrina”. A Roma Paolo dice che se voi esse preso “per il c. se potemo mette d’accordo” e qui si sono tutti accordati.
In questo clima di autoesaltazione collettiva tutti a credere alle “stronzate” che dicono. E giù diplomi ad honoris per un signore che è stato maestro nel lancio degli sputi al danesino, nel cazzotto in campo, nella rincorsa per spezzare la gambe e colpire il giocatore in terra sulla testa. Poi proverbiali, I tre vaffa impuniti e i tanti tuffi, imparati forse quando era della Lazio nuoto, senza dimenticare il sollevar magliette.
https://www.youtube.com/watch?v=kPagS0A87Gc
E poi che dire della storiella dell’uomo che non ha mai cambiato bandiera? Ma perché secondo voi il pupone pagatissimo a Roma poteva lasciare mamma e papà e soprattutto una tifoseria che stravedeva per il suo sollevar magliette, per andare a giocare in squadre dove se non ti confermi giorno dopo giorno e non tiri dritto ti trovi in panchina in un attimo? Ve lo immaginate Francesco a Madrid? E ‘mo che maja me metto sotto?
Guardate che Francesco è stato un grande campione, non tra i più grandi come dice il livoroso, ma la voglia di perculeggiare l’avversario l’ “avemo già vinto, prima de giocà”, quello è stato il vero motivo per cui non ha mai abbandonato Roma, e in fin dei conti la “sua rovina”. Con lui in campo la Roma ha perso 8 finali su undici (record mondiale credo) e se ci fossero stati i suoi in finale avrebbe perso pure il mondiale.
Spalletti già era fuggito con la sensazione che lo spogliatoio avesse defraudato la Roma di uno scudetto e forse oggi se non ci fossero tutti questi esaltati a dirgli per tutto l’anno cosa doveva fare con il capitano magari il campionato avrebbe avuto altra classifica.
Non era lo spogliatoio romeo ad aver mandato via L. Enriquez per arrivare poi ad un Andreazzoli chi? La Lazio, meno forte ma più squadra riuscì a sollevare la coppa con Petkovich in panchina, ma Petkovich chi? Tutte questo è la storia della Roma, la più forte di sempre, con Francesco in campo. La Roma che ha vinto non so quanti derby in più della Lazio con lui in campo ne perde due di più di quelli vinti (17 contro 15).
Da laziale della società podistica Lazio, della squadra dei ribelli e degli uguali, che non ha nulla a che vedere con molti suoi pseudo tifosi attuali, romei solo pittati de blu, io non posso che ringraziare Francesco Totti. Sei stato grande, non come ti dipingono gli scriba servili, ma grande, e se avessi pensato solo a giocà invece di pensare a prendere in giro sarebbe stato dura per noi e io di tutto questo ti ringrazio e piango il tuo non essere più il capitano della Roma. Ma alla luce di tutto questo, per tutto questo, io piango il tuo addio al calcio
italiano ma che c’hanno da piagne i tuoi? Senza di te e con Lucianone senza più assilli avevo un paura, ma voi sapete risolvere ogni cosa . Pfiuuù, scampato pericolo.
Questo era lo striscione che un laziale avrebbe dovuto fare, come dicono quelli bravi, goliardico?
A L’ARTRI L’AVRAI FATTI PURO FELICI MA A NOI C’HAI FATTO DIVERTI'. GRAZIE FRANCE’
ps. Ma voi che piagnete tanto pe' chi votate?